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mercoledì 16 aprile 2008

Micropolitica dell'Elettore

Sono vent’anni che voto e sono vent’anni che perdo. Lanciai questo grido nel ’96 poco prima di vincere per la prima volta grazie al successo del centrosinistra. Immediatamente dopo mi sono sentito dire che non se ne poteva più che la sinistra dominasse questo Paese. Non ho fatto a tempo ad assaporare l’euforia del successo, che subito mi è piombata addosso l’accusa di non voler mollare il potere. Vinco per la seconda volta dieci anni dopo e mi sento additato nel giro di poco come il principale mandante di tutti i guai dell’Italia.
Del resto è storia antica.
Quando in gioventù militavo nella federazione giovanile del Partito Comunista, venivo accusato di tutte le nefandezze possibili: di essere complice dello stalinismo, di avere sulla coscienza milioni di cambogiani e, insieme, milioni di operai italiani traditi dal revisionismo berlingueriano, di essere l’ispiratore delle Brigate Rosse e del compromesso storico che negava la rivoluzione e consegnava a divinis il potere alla Dc.
Craxi imperante, ero di quelli che non capivano il mondo che cambiava e dovevo portare sulle spalle, appena dismessa quella del sovversivo, la croce del peggior conservatorismo pensabile: il vetero-comunista impantanato nelle pieghe nostalgiche della Storia.
Inizia l’Era Berlusconi e mi ritrovo a indossare i panni dell’ex-comunista che nel profondo del suo animo è ancora il bolscevico trinariciuto della propaganda anni ‘50, o peggio il bollitore di bambini inviato nelle campagne cinesi per migliorare i raccolti.
Ora, a cinquantun’anni suonati, comincio a incazzarmi.

Perché io non sono certo di quelli che si tirano indietro. Però mi sono rotto di assumermi la responsabilità del voto che esprimo, mentre quelli che vincono da quando io perdo, fischiettano facendo finta di niente prima di entrare nella cabina elettorale e ne escono col medesimo atteggiamento. Poi quatti quatti , come alla Corrida dei dilettanti allo sbaraglio, dopo un certo tempo iniziano a fischiare come matti, come se loro non centrassero nulla. Perché questo tipo di elettore, non c’entra mai nulla.

Bene, la festa è finita cari signori. Votare non è come comprare un prodotto al supermercato: lo prendo, lo provo e se fa schifo non lo compro più o magari vado a protestare all’Ufficio Clienti. Votare è una responsabilità, non fosse altro perché chi vota per i vincitori, li impone anche a tutti gli altri.

Ben venga dunque il Governo-Ombra annunciato da Veltroni. Che gli eletti senza responsabilità di governo, tallonino e stiano col fiato sul collo a quelli che invece governeranno. Ma il sottoscritto, dovessi farlo da solo, farà l’Elettore-Ombra richiamando in ogni occasione alle proprie responsabilità chi ha voluto questo governo. Non permetterò a nessuno di nascondere la mano che ha tracciato la croce sul Pdl o sulla Lega. Non permetterò a nessuno di dire non lo sapevo. Non permetterò a nessuno di gongolare di fronte ai disastri che Berlusconi inevitabilmente provocherà, ammantandoli di successi. Non permetterò a nessuno, infine e soprattutto, di comportarsi nella vita di tutti i giorni da berlusconiano o bossiano dichiarato o nascosto, senza chiedergli il conto.

Questo blog per raccontare di volta in volta gli atti del mio impegno micropolitico e per invitare chiunque a farlo proprio.

Igor Salomone

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Di canzone in canzone
di casello in stazione
abbiam fatto giornata
era tutta da fare
e la luna ci ha presi
e ci ha messi a dormire
o a cerchiare la bocca
per stupirci o fumare
come se gli angeli fossero lì
a dire che sì
è tutto possibile

Buonanotte all’Italia deve un po’ riposare
tanto a fare la guardia c’è un bel pezzo di mare
c’è il muschio ingiallito dentro questo presepio
che non viene cambiato e non viene smontato
e zanzare e vampiri che la succhiano lì
se lo pompano in pancia un bel sangue così
Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volerla comprare
come se gli angeli fossero lì
a dire che sì
è tutto possibile
come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole

Buonanotte all’Italia che ci ha il suo bel daffare
tutti i libri di storia non la fanno dormire
sdraiata sul mondo con un cielo privato
fra sanpietri e madonne
fra progresso e peccato
fra un domani che arriva ma che sembra in apnea
ed i segni di ieri che non vanno più via
di carezza in carezza
di certezza in stupore
tutta questa bellezza senza navigatore
come se gli angeli fossero lì
a dire che sì
è tutto possibile
come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole

Buonanotte all’Italia con gli sfregi nel cuore
e le flebo attaccate da chi ha tutto il potere
e la guarda distratto come fosse una moglie
come un gioco in soffitta che gli ha tolto le voglie
e una stella fa luce senza troppi perché
ti costringe a vedere tutto quello che c’è
Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volersela fare

L. Ligabue "Primo tempo", 2007.
manu.

Lotte ha detto...

Condivido tutto....pero' devo dirti che non ne posso più di "governi-ombra"...se, però, essere elettrice-ombra, almeno questa volta, servirà a riemergere da queste tenebre, allora ci sto, ci sono.
E' ora di esserci, di volerci essere "tutti interi", di dichiarare, riflettere, fare il controcanto ma anche, soprattutto, FARE per un obiettivo. Fare implica anche sporcarsi le mani (e chiaramente intendo nel campo della legalità) utilizzando, se il caso, anche il compromesso.
E' ora di assumersi le responsabilità di governo e, non solo, di utilizzarle per fini personali (questa destra)o "ideologici" (una parte della sinistra, secondo me quella che ha contribuito a quest'ultima sconfitta).
Elettrice-ombra, sì, ma per non esserlo più!

Anonimo ha detto...

Anche io sono arrabbiata e delusa come lo sei tu.
Sarò anche io Elettrice-Ombra ma aggiungo che cercherò di richiamere alle proprie responsabilità di elettore anche chi NON ha voluto questo governo affinchè continui nel suo impegno senza dichiararsi solamente ANTI - antiberlusconiano,antileghista o antiquantaltro.
Giovanna N.

Anonimo ha detto...

Mi piace il concetto di elettore-ombra, ma personalmente penso che occorra fare di più.
Io personalmente ho intrapreso una mia battaglia personale con i berlusconiani che non si limita ad un semplice richiamo verbale ma che è tesa a far scontare sulla loro pelle le contraddizioni del loro leader.
Faccio un esempio pratico. Un mio amico assicuratore, da leghista convinto, non ne può più di tutta questa delinquenza dovuta all'immigrazione selvaggia favorita dal governo Prodi.
Io gli ho già detto che siccome dall'anno prossimo la sicurezza non sarà più un problema grazie alla loro politica, o mi abbassa il premio che pago per l'assicurazione della casa contro i furti o cambio compagnia assicuratrice. E giuro che lo farò.

Paolo

Anonimo ha detto...

La mia fatica a volte è quella di riuscire a ritagliarmi un tempo per occuparmi di quello che ci succede nella vita e che ha a che fare con le scelte politiche del paese....
ma...
Trovo interessante questa proposta dell'elettore-ombra, per richiamare alle proprie responsabilità gli elettori che hanno voluto questo governo. Credo che abbia un effetto sorprendente perchè molto spesso chi vota ed è contento del risulato della maggioranza, poi non se ne occupa più, per cui non si rende conto a chi ha dato in mano il paese!!!

Questa forza di tenersi un minimo aggiornati può farci rioccupare uno spazio di azione critica immediato. Perlomeno non siamo solo quelli che dobbiamo subire le scelte degli altri, anche se sono della maggioranza.

Luigina

Anonimo ha detto...

RENDICONTAZIONE

morti sul lavoro in data 18 4 2008 data dal tg:
307 (la media degli ultimi 3/4 anni si aggira attorno ai 1300 morti annui)

il nuovo governo vuole mettere mano alla legge sulla sicurezza, non ancora approvata e quindi passibile di modifiche e "pasticci".
anche a confindustria non piace, percio'..... si può fare!

chiederemo ai leghisti o ai transfughi di rifondazione migrati nella lega ( e si dice siano molti) cosa se ne faranno dell'ennesimo operaio del bresciano o del torinese morto grazie al loro placet a questo governo?
almeno per i loro morti (non per gli immigrati di ogni sud o est del mondo) si prenderanno la responsabilità di avere scelto un governo che taglia le tasse (??) ma consentirà un inalterato numero di morti sul lavoro?
e magari lo peggiorerà se darà fondo allo scempio di flessibilità della legge biagi applicandola sul "serio", come un esponenete di FI ha dichiarato?
non vi pare che una maggiore flessibilità contrattualistica possa accompagnarsi degnamente ad una minore sicurezza??

gentili elettori della lega o FI come potremo mai ringraziarvi??

monica